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se non quello, che i suoi domestici avevano essi medesimi creato nella loro fantasia.

L’ecclesiastico raccontò a Melmoth le particolarità del naufragio. Il bastimento era una nave mercantile inglese destinata per Wexford o per Waterford, e che spinta dal vento sulle coste di Wicklow aveva urtato in alcuni scogli a fior d’acqua nella notte del 19 ottobre per motivo di una grande oscurità cagionata dalla tempesta. L’equipaggio, i passeggieri, tutti erano periti, ad eccezione di questo solo spagnuolo. Una cosa degna di rimarco era, che questo straniero aveva salvata la vita a Melmoth. Nel mentre che egli si affaticava di guadagnare la riva nuotando, lo aveva veduto cader giù dalla rupe, e quantunque fosse quasi rifinito di forze, raccolse quelle poche, che gli rimanevano, per salvare la vita di una persona, la quale, per quanto ne giudicava, non doveva che alla propria sensibilità e commiserazione il pericolo cui era andato incontro. I suoi sforzi ottennero il desiato effetto,