Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/156


147

di loro parlava in favore di lui. Il suo primo moto, ricuperando la ragione, era stato di dimandare un sacerdote cattolico, e di ringraziare il cielo, perchè si trovava in un paese, dove poteva godere de’ soccorsi della religione. Fin qui tutto andava bene; ma egli dimostrava un’arroganza imperiosa, ed una riserva, che respingeva l’officiosa indiscrezione di quelli che lo servivano. Egli parlava sovente seco stesso a voce dimessa in un linguaggio, che essi non comprendevano: avevano sperato, che l’ecclesiastico darebbe loro qualche schiarimento su questo particolare; ma esso dopo essere stato per qualche tempo in ascolto alla porta, dichiarò, che la lingua parlata dallo straniero non era latina; e quando fu entrato e che ebbe discorso a lungo con lui, non volle in nessuna guisa dichiarar loro che linguaggio fosse quello, e loro proibì inoltre di avere la minima curiosità su questo particolare. Eglino però non furono molto contenti di cotesta inutile spiegazione, e decisero inoltre, che, giacchè il forestiere parlava