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andassero indipendenti dalle inorganiche apparenze. Lo spirito d’Ippocrate, e la parte spirituale della filosofia del celebre Renato des Cartes, che attribuiva ad un principio immateriale la potenza motrice di tutte le azioni dell’umano organismo, diressero la mente dello Stahl, il quale, per condurre le forze d’onde derivano le azioni fisiologiche e morbose, tolse di mira l’anima, siccome quella che presedeva a questi fenomeni di coordinazione, di simpatia, di consenso, nell’economia animale manifesti. Per questo teoretico sistema surgeva una evidente reminiscenza intorno al concetto ippocratico della natura medicatrice, ed al pratico principio della Medicina aspettativa. Quantunque la dottrina di Stahl tornasse ipotetica nel principio fondamentale, ed incompiuta per innumerevoli mende, non va priva di merito, perchè sostenuta da una giusta idéa dei fenomeni organici, per la quale ai più diligenti osservatori vien facile d’avviare le stesse speculative instituzioni alla sicurezza, quasi dissi, delle scienze di fatto e matematiche. Un giusto rimprovero fu per altri rivolto a questo sistema, mentre movendo esso da un’erronea legge d’induzione, valse a dichiarare quale inconcusso principio e qual forza generale l’idèa affatto astratta del risultato dei diversi fenomeni vitali, e delle proprietà dei tessuti organici. E quanto dicemmo di Stahl, altretanto sia detto de suoi seguaci, i quali senza significare la natura dell’efficiente principio, e non convenendo sul nome con cui saperla appellare, credettero cosa in-