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gismi pretendevano stabilire ogni sistema di dottrine. Surse Bacone, e fece vedere che l’autorità è un principio del tutto illusorio nelle scienze di fatto; e d’altra parte saper le scienze unicamente progredire per la induzione ed il concorso di fatti particolari, e per la loro riduzione in generali proposizioni.»

Veramente sì fatti pensamenti, che risposero tanto bene alla Medicina, tardi vennero concepiti e difusi. Era serbato al secolo XVII, il gettare la feconda semente, che ben presto mise le più ferme radici, andando lieto il secolo XVIII per la produzione di rigogliosi germogli. Al surgere di questo secolo adorna Igèa delle sue più splendide vesti, stringeva riconoscente le mani a tre dei più grandi luminari che dessero tanto lustro alla Medicina, le differenti dottrine dei quali, tuttogiorno viventi, comechè siano modificate, ampliate e ritoccate, compongono tuttavolta le basi di alcune Scuole fra loro diserepanti. Molto rumore levarono all’apparire del secolo XVII. le dottrine jatrochimiche di Silvio De-la-Boè, e jatromecaniche di Borelli; le quali dottrine tenendo occupate e divise ad un tempo le menti dei pratici, tarpavano l’ali alla creazione di qualsivoglia spirituale e speculativa teoria. Stahl, chimico profondo e sommo fisiologo, sdegnato di veder giudicati i fenomeni dell’animale economia come soggetti a leggi puramente mecaniche ed ipotetiche, risolse di studiarli isolatamente e per sè stessi, accingendosi con infaticabile lena per insegnare come