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Per quella sapientissima instituzione di dover noi nel toccare la mèta desiderata di lunghi studj offerirne un publico saggio, elessi di stendere alcuni cenni su le storiche vicende della Medicina nel secolo XVIII, secolo in cui per le generose fatiche di sommi intelletti, sparso interamente l’oblio sopra tante fallaci e spesso dannose teorie, la nostra scienza mirabilmente sfolgoreggiò. Ed in vero nel considerare i traviamenti dello spirito umano, nell’osservare come dal conflitto di opposte dottrine seppero uomini grandi trarne vive scintille, e per queste di bellissima luce vestire le difficili discipline; debbonsi i giovani altamente incoraggiare nel seguire le magnanime loro imprese, non dubitando che a gravi ed operose meditazioni abbia a rispondere la ubertosa raccolta di utili scoperte e di dolci soddisfazioni.

La Medicina, compagna indivisibile dell’uomo, figlia de’ suoi più sentiti bisogni, dovette necessariamente per questi nascere, acquistare sempre più vita, e battere le vie del progresso; e avrebbe senza dubio raggiunta la sospirata sua mèta, se le stesse vicende che attraversarono il libero corso delle altre scienze, non si fossero congiurate a troncare le di lei generose speranze: per cui ne’ varj periodi della sua storia facilmente scorgiamo l’impronta