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Andral e Gavarret hanno pure trovato che la quantità d’acido carbonico che è emessa da una donna è assai minore all’epoca della sua pubertà, di quello che lo sia prima di quest’epoca, e che la differenza scompare allorchè l’età o altre cagioni mettono fine al fenomeno della mestruazione. Malgrado ciò non si trova nessuna differenza sensibile di temperatura nel corpo d’una donna nè prima, nè dopo, nè nel tempo della mestruazione, nè nello stato di gravidanza. E senza ricorrere a questi risultati sperimentali basterebbe considerare, come in certe malattie siavi un rapido abbassamento, e in certe altre una grandissima elevazione di temperatura in tutto il corpo, senza che possa ammettersi una corrispondente variazione nella funzione respiratoria.

Concludiamo intanto, che nello stato attuale delle nostre cognizioni fisio-chimiche è duopo ammettere, che le azioni chimiche che avvengono negli animali, durante la trasformazione dei loro tessuti sotto l’influenza dell’ossigene atmosferico, sono la sorgente del calore negli animali, che principale, ma non unica, deve considerarsi fra queste, la combustione del carbonio e dell’idrogene, e che ci mancano ancora i dati sperimentali per trovare l’esatta corrispondenza fra il calore prodotto da un animale e quello svolto dalle azioni chimiche che in esso avvengono e che ci è dato di produrre nei nostri apparati.

Non lascierò questo soggetto senza dirvi, che anche nei vegetabili il calore svolto nella germogliazione e un fenomeno d’azione chimica dovuta alla combinazione dell’ossigene col carbonio del seme che germoglia. Si sa che nella germogliazione v’è assorbimento d’ossigene, sviluppo d’acido carbonico. Nella germogliazione la diastasi converte l’amido in destrina, in zucchero e che infine scompare producendo acido carbonico. È curioso che nelle piante, come negli animali, siano l’amido e lo zucchero i corpi che bruciando svolgono il calore proprio a questi esseri. Nello stesso modo si dee