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di Dulong che un corpo combinato ad un altro non svolge nel bruciare o nel combinarsi all’ossigeno, la stessa quantità di calorico che svolge essendo preso allo stato libero. Il calore che svolgono il gas idrogene bicarbonato, il gas des marais, l’essenza di trementina, bruciando nell’ossigene, formando acqua e acido carbonico, non uguaglia la somma del calore che svolgerebbero i volumi dei gas componenti, bruciando separatamente, ma è generalmente molto minore. Le sperienze di Hess e di Andrews le quali proverebbero svolgersi sempre in una data combinazione, una quantità assoluta di calore, qualunque sia lo stato dei due corpi che si combinano, sono tuttora assai poco estese, e fin qui si riferiscono alle successive combinazioni d’uno stesso corpo, come sarebbe il caso dell’acido solforico il quale si combina con diversi atomi d’acqua.

Volendoci limitare alla sola azione chimica del carbonio e dell’idrogene coll’ossigene per spiegare la produzione del calore animale, sarà difficile interpetrare i risultati ai quali son giunti in questi ultimi tempi Andral e Gavarret, studiando l’esalazione dell’acido carbonico nell’atto della respirazione dell’uomo, Stando alle esperienze molto estese, e secondo ogni apparenza esatte, di questi due distinti Fisiologi, la quantità d’acido carbonico che viene esalato nella respirazione è estremamente varia a seconda del sesso, dell’età e d’alcuni stati fisiologici. La differenza è compresa tra i numeri 5, e 14,4, esprimendo coi medesimi le quantità, prese in grammi, di carbonio che entrano a formare l’acido carbonico espirato nello spazio d’un ora. 11 primo di quei numeri è stato trovato in un fanciullo di 8 anni, e l’altro in un giovane di 26 anni. Notate che la temperatura essendo più elevata nei bambini che negli adulti, siccome è maggiore la massa che si deve riscaldare in questi, così deve pure essere maggiore corrispondentemente la perdita del calore che devon fare.