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male la cera si cangi nei corpi grassi propriamente detti, di quello che sia l’immaginare con Liebig, che l’amido si converte in grasso per l’eliminazione d’una porzione del suo ossigene. Quanto agli alimenti amilacei noi abbiamo già ammesso, che questi nello stomaco si trasformano in destrina, in zucchero e in fine in acido lattico combinato alla soda. Questo lattato è nei polmoni, e principalmente nei vasi capillari, convertito dall’ossigene dei globuli sanguigni, e per una vera combustione, in carbonato di soda, che una nuova porzione d’acido lattico torna nuovamente a scomporre.

Vi dirò ancora una parola delle viste ipotetiche di Liebig sulle funzioni del fegato. Non v’ha di certo più niun fisiologo il quale creda essere la bile destinata del tutto a venire evacuata: basterebbe per convincersene il riflettere che Berzelius non ha trovato in mille parti di escrementi umani, che 9 parti d’una sostanza simile alla bile, per cui, mentre un uomo separa in un giorno da 500 a 700 grammi di bile, ne verrebbe che ¹/₅₀, o ¹/₇₅ solo della bile separata sarebbe espulsa cogli escrementi. D’altra parte non può credersi che una sostanza così poco azotata, come la bile possa servire alla nutrizione. Liebig ammette che la bile versata nel duodeno entra in combinazione solubile colla soda, la quale è assorbita e convertita in carbonato di soda, cedendo così parte del suo carbonio all’ossigene. Ad ammettere questa idea parmi manchi l’appoggio dell’esperienza, giacchè non è che in certi casi patologici e duranti certe costituzioni atmosferiche che si sono trovate traccie di materia biliare nel sangue.

Che che ne sia delle viste ipotetiche, più o meno fondate sulla nutrizione, che ho voluto accennarvi di volo, è un fatto che un uomo adulto assorbe in un giorno circa 1015 grammi d’ossigene. Le osservazioni di Dumas, d’Andral e Gavarret, e le più recenti di Scharling portano in termine medio, che 224 grammi di carbonio si esa-