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gli danno l’apparenza lattiginosa. È naturale l’ammettere che quella affinità chimica, da cui si produce il liquido lattiginoso nel miscuglio della soluzione alcalina e dell’olio abbia pur luogo attraverso la membrana dei vasi chiliferi, che di certo si lascia imbevere, tanto dalla soluzione alcalina, quanto dal liquido lattiginoso formato dall’azione dell’alcali sui corpi grassi.

Il fenomeno d’endosmosi di cui or ora v’ho parlato può anche ammettersi con qualche probabilità fra le cagioni dell’assorbimento dei vasi chiliferi.

Le sostanze neutre azotate che entrano disciolte dal sugo gastrigo nel sangue, distruggerebbero presto lo stato neutro o leggermente alcalino necessario alla conservazione delle qualità di questo liquido: l’alcali del chilo e della linfa conservano questa neutralità del sangue.

Il chilo, la linfa contengono sospesi un gran numero di piccoli grani che hanno da 1 a 2 millesimi di linea di diametro, e che sembrano formati d’una sostanza grassa inviluppata da una membrana, che tutto porta a credere consistere in un corpo analogo alla proteina. Esistono queste granulazioni nel giallo dell’ovo, nel latte, nel chilo, nella linfa e in tutti i liquidi essudati patologicamente o destinati a nuove formazioni. Si sono viste queste granulazioni elementari riunirsi e formare un globetto una cellula analoga ai globetti del sangue, e si riguardano perciò come gli elementi morfologici di tutti i tessuti animali. Donne ha visto in questi ultimi tempi, iniettando il latte nei vasi sanguigni, sparire dopo un certo tempo i globetti del latte, coprendosi d’uno strato albuminoso, a guisa d’una vescica e allora ridursi allo stato dei globuli bianchi del sangue, e alla fine scomparire anche questi trasformandosi probabilmente in globoli sanguigni, e tutto il sangue ridursi come prima dell’iniezione del latte.

L’elemento organico sembra dunque ridursi ad una vescichetta costituita da uno strato di sostanza albuminosa,