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Tiedmann avevano trovato nello stomaco d’animali nutriti con amido. Li stessi chimici e più recentemente Blondlot hanno inutilmente cercato la presenza della destrina in questi casi.

Secondo essi l’amido non sarebbe dunque cangiato nello stomaco, nè in zucchero, nè in destrina; ma dalle loro esperienze risulterebbe che una proporzione più grande d’acido lattico si trova nello stomaco degli animali sottomessi a un regime amilaceo, di quella che vi si rinviene se sono nutriti di fibrina; e poichè la composizione del chilo non è in alcun modo variata dalla ingestione della fecula, poichè nessun prodotto delle trasformazioni della fecula si trova nel chilo, ne verrebbe che l’amido è cangiato, se non immediatamente, almeno poco dopo la sua introduzione nello stomaco in acido lattico e lattati, quali corpi solubilissimi nell’acqua, sarebbero nello stomaco assorbiti, nè giungerebbero mai negli intestini.

Confesso il vero che vorrei aver potuto ripetere queste sperienze, o vederle da altri variate e confermate. Non voglio però lasciarvi ignorare che alcune scoperte importanti di chimica organica sono in qualche maniera d’accordo colle conclusioni che si deducono dalle sperienze di Sandras e Bouchardat. La conversione della fecula in acido lattico è un fatto oggi ammesso generalmente, dopo gl’interessanti lavori di Fremy. Vi sono delle materie albuminose azotate, la diastasi, il cacio che convertono l’amido in destrina e in zucchero. Queste stesse sostanze modificate, per qualche giorno d’esposizione all’aria umida, divengono capaci di trasformare la destrina e lo zucchero in acido lattico. Fremy ha anche provato che la membrana dello stomaco del cane e del vitello, che non agiscono sulla destrina e sullo zucchero, allorchè è stata lavata coll’acqua fredda, acquista poi la proprietà di trasformare rapidamente in acido lattico quelle sostanze, se è stata conservata per qualche tempo nell’acqua.