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è così per lui un fenomeno d’endosmosi. Devo confessarvi che vorrei vedere meglio dimostrata, di quello che non lo è per le osservazioni di Dutrochet, l’identità di questi due fenomeni. Bensì la spiegazione del Dutrochet è, nello stato attuale della Scienza, la meno improbabile.

Come accade il sollevamento del sugo in una pianta cui furon tolte le radici, e fu immersa nell’acqua colla sua parte inferiore? La grande altezza alla quale un liquido può sollevarsi nel tronco d’un albero, s’oppone alla spiegazione che si potrebbe dare del fenomeno, considerandolo come effetto d’imbibizione o di capillarità, che sappiamo agire dentro limiti assai più piccoli di quelli che ci presentano i tronchi delle piante.

Hales avendo trovato che la quantità di sugo sollevato da una pianta, era proporzionale alla superficie delle sue foglie ne concludeva, che evaporandosi il liquido delle cellule superficiali delle foglie, queste per la loro capillarità lo assorbivano dalle cellule inferiori, e che così successivamente giungeva ad operarsi il succhiamento dall’estremità troncata. Dutrochet ha provato coll’esperienza, facendo evaporare più o meno alcune piante di mercuriale che l’assorbimento del liquido delle piante così disseccate, non cresceva già proporzionalmente al disseccamento; difatti una di queste piante, che aveva perduto un terzo del suo peso per evaporazione, assorbiva molto meno di un’altra che non aveva perduto che un decimo. Malgrado il maggiore disseccamento, l’assorbimento fu minore, ne di certo la pianta era stata tanto disseccata da averne alterata la struttura. L’evaporazione o la traspirazione per le foglie, non è dunque la cagione dell’ascensione del liquido nel tronco di una pianta immersa nell’acqua o ciò che torna lo stesso, non è il vuoto delle cellule superficiali che cagiona l’ascensione del sugo. Quest’ascensione non si opera senza che vi sia nel tessuto vegetabile una certa quantità d’acqua, che agisce forse per adesione sulla