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siste nel trasporto dell’acqua dal polo positivo al polo negativo d’una pila, potrebbe spiegarci in qualche maniera i risultati di Foderà.

6.°» Finalmente varia l’assorbimento secondo la rapidità con cui si muove il liquido nel vaso, in cui deve introdursi il corpo da assorbirsi».

Non è mestieri di dire come questa rapidità serve a portare ad una data distanza, più o men presto, il corpo assorbito: è pur facile ad intendersi che rinnovandosi più spesso le molecole del liquido contenuto nel vaso, maggiori saranno le azioni di affinità che tenderanno a far passare il corpo da assorbirsi nell’interno del vaso.

È questa probabilmente la ragione, perchè dai chiliferi, e dai linfatici, l’assorbimento si fa tanto più lentamente che dalle vene. Così molte sostanze coloranti, i liquidi alcoolici, le soluzioni saline introdotte nello stomaco si rinvengono nelle vene, già fanno parte del sangue, senza che si riscontrino nei chiliferi e nel condotto toracico. Le frizioni esercitate sulla pelle, i moti peristaltici del canale intestinale favorendo il movimento dei liquidi nei vasi, giovano in questa maniera all’assorbimento.

La funzione dell’esalazione si fa in generale, per questo stesso meccanismo, e si opera colle stesse leggi dell’assorbimento. Dalle pareti d’un vaso imbevute del liquido che vi è contenuto esce, s’esala continuamente una porzione di questo liquido. La porzione che se ne esala varierà secondo la natura del liquido, cioè secondo la facilità più o meno grande, che egli ha ad imbevere la sostanza del vaso stesso. Secondo che le pareti di questo vaso sono all’esterno più o meno imbevute, il liquido interno escirà più o meno difficilmente; crescerà l’esalazione, se per la maggior copia del liquido contenuto nel vaso, egli vi soffre una pressione e la esercita contro le pareti del vaso stesso. Tutte queste circo-


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