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tro si versò dell’olio. Nello stomaco del primo non si scorge più traccia del liquido introdotto, mentre nell’altro tutto l’olio si trova, e vi si sarebbe trovato anche ritardando molte ore a sezionarlo. Se invece d’acqua pura si fosse introdotto un miscuglio di acqua e di alcool l’assorbimento sarebbe accaduto anche più rapidamente. Una soluzione acida, una soluzione salina sarebbero state pure assorbite, ma meno rapidamente dell’acqua pura.

2.° »La forza del potere assorbente dei diversi organi è determinata principalmente dell’abbondanza dei loro vasi, dalla floscezza del loro tessuto, e dalla facoltà conduttrice delle parti che gli cuoprono.»

Continuo a riprodurre parola per parola ciò che trovasi nei libri di Fisiologia. E chiaro che per floscezza d’un tessuto e per facoltà conduttrice delle parti che lo cuoprono, non s’intende e non deve intendersi altro che la tessitura dei solidi organici più o men propria a favorire l’imbibizione. Il maggior numero dei vasi non significa altro che maggior numero dei punti di contatto del corpo d’assorbirsi col liquido con cui deve mescolarsi e col quale deve essere trasportato. Ecco perchè i polmoni, come l’abbiam visto coll’esperienza, si trovano i più atti all’assorbimento, perchè sono i primi a mostrare la presenza dol corpo assorbito. L’anatomia infatti c’insegna che di tutte le parti dell’economia animale hanno essi una struttura più propria all’imbibizione, ed un sistema vascolare più sviluppato. Il tessuto cellulare è pur permeabilissimo ai liquidi, ma meno provisto di vasi sanguinei del polmone; l’assorbimento vi si opera più lentamente. La pelle al contrario, coperta dall’epidermide che è di tessitura molto compatta, fornita di piccoli e pochi vasi, si presta difficilmente all’assorbimento, al che si ripara togliendo l’epidermide.

3.° »L’assorbimento varia secondo la quantità dei liquidi che si trovano nell’organismo; è inversamente