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soggetti alla stessa legge. Ne verrebbe, che supposto che la legge si verificasse in ogni caso, lo sciroppo alla densità di 1,3 produrrebbe un endosmosi capace di sollevare una colonna di 127 pollici di mercurio, o ciò che torna lo stesso il peso enorme di quattro atmosfere e mezzo.

Dutrochet ha cercato di dare la spiegazione dei fenomeni dell’endosmosi; Poisson e Bequerel hanno pure imaginato altre spiegazioni. Così si è attribuito l’endosmosi all’azione della corrente elettrica, la quale generandosi nel contatto dei due liquidi diversi, produceva, come nella nota sperienza di Porret, il movimento dell’acqua attraverso la membrana dal polo positivo al negativo. Perchè però questa spiegazione avesse qualche probabilità sarebbe mestieri, che fosse prima provato, ciò che non è, svilupparsi elettricità fra il contatto dell’acqua coll’alcool, coll’acqua zuccherata ec. . Poisson ha pensato, che il liquido meno denso penetrava per i tubi capillari della membrana, per cui ne veniva che il filetto capillare, essendo attirato in basso dall’azione dell’acqua pura, e in alto da quella d’un liquido più denso, l’eccesso dell’attrazione molecolare superiore determinava l’ascensione. Ma anche questa spiegazione non è più ammissibile se si considera, che l’alcool, meno denso dell’acqua, produce l’endosmosi; che una piccola traccia d’idrogeno solforato lo arresta; che certe pietre calcaree e silicee, prese nelle stesse condizioni delle membrane e degli strati d’argilla non operano il fenomeno. Non abbiamo nulla, conviene confessarlo, di soddisfacente nella teoria dell’endosmosi, sappiamo bensì le condizioni generali del fenomeno esser queste: 1.° che i due liquidi, od uno almeno, abbia affinità per la sostanza dello strato intermedio: 2.° che i due liquidi abbiano affinità, e possano mescolarsi fra loro. Se manca una di queste condizioni, anche l’endosmosi manca. La corrente d’endosmosi non è dovuta, come le sperienze lo provano, nè al liquido