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meno grande, come lo hanno provato le sperienze di Pouillet, in ogni imbibizione, e che vi sarebbe anche, secondo Becquerel, svolgimento di elettricità, e che d’altronde l’attrazione capillare non si esercita che a piccolissime distanze e fra le molecole ultime dei corpi, si troverebbero in questa forzai principali caratteri dell’affinità chimica. È noto il bel fatto di Doebeireiner che consiste nel trovare che un miscuglio d’acqua e di alcool, contenuto in una vescica e lasciato all’aria, si va sempre più spogliando di. acqua. In questo caso l’acqua più dell’alcool imbeve la membrana, e si disperde per evaporazione. Un altro fatto, che più direttamente risponde al nostro scopo, è quello che cita Berzelius, che l’acqua salata cioè, passando per un lunghissimo tubo di sabbia scola priva di sale. Ho confermato questo fatto adoprando un tubo di sabbia, lungo circa otto metri, ed ho trovato infatti che la densità dell’acqua salata che si versava nell’alto del tubo, stava a quella dell’acqua che esciva, come 1 : 0,91. Una tale differenza di densità non si mantiene però costante. Dopo qualche tempo infatti la soluzione salina ha, al sortire dal tubo la stessa densità, come aveva all’introdursi in esso. Ciò prova, che la decomposizione della soluzione salina avvenne nella prima azione di contatto, tra la medesima e le particelle della sabbia.

Ho ottenuto un risultato inverso al primo, adoprando una soluzione di carbonato di. soda, che faceva passare per un tubo pieno di sabbia e lungo tre metri circa. La densità della soluzione, dopo aver traversato quello strato di sabbia, stava a quella della medesima, prima di traversarla come 1,005 : 1.

Questi ultimi fatti sono importanti in quanto che, potrebbero avere un giorno una qualche applicazione ad alcuni fenomeni dei corpi viventi, i quali non potrebbero giammai essere completamente spiegati, colla sola azione della capillarità e dell’attrazione molecolare.