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mentre l’alcool sale maggiormente per imbibizione, a contatto della sabbia, sale meno dell’acqua in contatto del vetro pesto. Il che è d’accordo con ciò, che sappiamo accadere nei tubi capillari. Ho provato ancora ad immergere nello stesso liquido due tubi preparati con vetro pesto, in uno dei quali la quantità del vetro introdotto era doppia di quella dell’altro. Il liquido adoperato era l’acqua. I risultamenti ottenuti furono i seguenti.

Nel primo tubo il liquido s’innalzò di 170 mm, nel secondo di 107 mm.

Non è così facile di rendersi esattamente spiegazione del rapporto trovato fra le elevazioni per imbibizione in questi due tubi. Era però naturale che maggiormente si elevasse nel tubo, in cui la quantità di materia era doppia, se si rifletta alla maggior superficie solida che attira il liquido, e al minor diametro delle cavità capillari.

Ho cercato finalmente se vi era differenza in questi fenomeni di imbibizione, secondo la diversa temperatura a cui si operava. Due tubi preparati con sabbia furono immersi, egualmente nell’acqua, ma l’uno era alla temperatura di circa + 55° C, l’altro a + 15° C

Ecco i risultamenti ottenuti:


Innalzamento dopo secondi 70 Id. dopo minuti 11
Tubo a + 55° C mm.r 10 175
Id. a + 15° C 6 12


L’influenza della temperatura appare assai grande, sopra il grado dell’imbibizione.

Non lascierò affatto questo soggetto, senza parlarvi delle ricerche fatte, onde pervenire, col solo giuoco delle forze capillari e dell’attrazione molecolare, a degli effetti proprii dell’affinità chimica. Se si riflette che un dato liquido si solleva costantemente alla stessa altezza, in un certo tubo capillare, che v’è sviluppo di calore più o