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destinare per intiero questa lezione allo studio dei fenomeni, puramente fisici della capillarità, della imbibizione, dell’endosmosi, affine di potervi preparare, colle cognizioni che in queste esporremo, ad intendere qual parte aver possano nelle funzioni dell’assorbimento e dell’esalazione.

Per limitarmi alla semplice esposizione dei fatti, riporterò qui, sotto alcuni titoli generali, i principali risultamenti dell’osservazione dei fenomeni capillari.

1.° Allorchè un corpo è immerso in un liquido, quest’ultimo s’inalza o si abbassa intorno al primo, e il liquido è terminato, nel suo contatto col solido, da una superficie concava o convessa, secondo che s’è elevato o depresso. Nel primo caso il solido si dice bagnato, e questo è il caso del vetro e dell’acqua: l’altro caso si osserva tra il vetro e il mercurio.

2.° Se s’immergono in un liquido due corpi accade, che il liquido s’inalza o si abbassa tra di loro, secondo che sono o no bagnati, allorchè sono tanto ravvicinati, da venire a contatto le due superficie curve che si sono formate nel liquido, intorno ad ognuno di loro. La quantità d’inalzamento o d’abbassamento, rispetto alla superficie esterna del liquido, è in ragione inversa della distanza dei due corpi.

3.° Immergendo in un liquido un tubo di vetro aperto alle due estermità, il liquido s’inalza o s’abbassa entro questo tubo, e tanto più, quanto più è piccolo il suo diametro. Confrontando l’inalzamento o la depressione in un tubo cilindrico, coll’inalzamento e colla depressione che avviene fra due lastre, che sono ad una distanza eguale al diametro del tubo, si trova che l’inalzamento o la depressione hanno un valore doppio per il tubo.

4.° La superficie concava del liquido sollevato e la convessa del liquido depresso, appartengono ad una mezza sfera, il cui diametro è uguale a quello del tubo.