Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
186 |
Ogni azione dì questo sistema nervoso, ogni eccitazione di un nervo distrugge in parte quella distribuzione particolare dell’etere, la quale viene ristabilita dal riposo e dalla nuova nutrizione.
Dumas, attribuendo alla combinazione dell’ossigene dell’aria col carbonio e l’idrogene non solo il calore ma anche la forza muscolare degli animali, paragonò l’animale ad una macchina a vapore. Espose questo illustre Chimico con un esempio brillante questo confronto. Un uomo che sale il Monte Bianco e che trasporta così il peso del suo corpo in un dato tempo a quell’altezza, consuma una quantità di carbonio molto minore di quella che si sarebbe impiegata sotto una caldaia per convertir l’acqua in vapore, in modo da generare un’effetto dinamico uguale a quello dell’ascensione su quel monte. Ne conclude il Dumas essere la macchina animale la più economica, la più produttiva di quante ne conosciamo. Evvi però nella scelta di questo esempio e nella conclusione che se ne vuol trarre, più poesia che verità: il calore che si svolge nelle azioni chimiche della nutrizione non cagiona, ma accompagna lo sviluppo della forza nervosa, ed il legame fra queste azioni chimiche e la quantità di forza nervosa che esse svolgono è tuttavia a noi ignoto.
Limitiamoci per ora a considerare la forza nervosa come un movimento particolare dell’etere, e ad ammettere che per la nutrizione l’etere che sparso per tutto l’universo come negli animali prende nel sistema nervoso una particolare disposizione. Questa ipotesi non mi sembra opporsi ai fatti che possediamo; anzi, come tutte quelle che ci è dato di fare nelle scienze fisiche, collega provvisoriamente i fatti conosciuti.