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Girando la ruota si chiude il circuito a ciascun contatto della lastra metallica con un dente, e si interrompe nell’intervallo che divide due contatti successivi. Toccando colle mani bagnate le due estremità del conduttore situate ai lati del punto ove si chiude e si apre il circuito, si prova una successione di scosse molto forti. Quando la velocità di rotazione è molto grande, queste scosse producono nelle braccia una sensazione di tensione dolorosa, la quale fa sì che lo sperimentatore non possa lasciare i conduttori che ha nelle mani e lo costringono anzi a stringerlo fortemente.

Masson ha potuto con questo apparecchio e con una pila d’un piccolo numero di elementi, uccidere un gatto in cinque o sei minuti.

È importante il fatto scoperto dallo stesso Masson, che la sensazione e le scosse scompaiono quando la velocità con cui gira la ruota è molto grande. Pouillet ha trovato che allorquando la durata dell’intervallo tra una scossa e l’altra era di circa 1/500 di secondo non si giungeva più a distinguere l’interruzione della corrente, per cui l’effetto era lo stesso di quello d’una corrente continua.

Eccovi un coniglio che assoggetto al passaggio d’una corrente interrotta, adoprando la ruota di Masson. Le due estremità della corrente gli sono applicate nella bocca e su i muscoli del dorso. Benchè la pila non sia che di dieci coppie il coniglio muore dopo pochi secondi del passaggio così interrotto della corrente.

Non terminerò questa Lezione senza parlarvi dell’applicazione terapeutica della corrente elettrica, poichè dessa si fonda sui principii scientifici che vi ho esposto.

Indipendentemente da qualunque idea teoretica e da ogni ipotesi sulla forza nervosa, dobbiamo ammettere, che in certi casi almeno di paralisi i nervi siano alterati in un modo analogo a quello che sarebbe in essi accaduto per il passaggio continuo della corrente elettrica. Abbiamo veduto che per ridonare a un nervo l’eccitabilità al passaggio della cor-