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In generale tutti i germi dei vegetabili si sviluppano, mostrando nelle radici la tendenza a discendere, nel caule la tendenza a salire. L’esperienza ha provato che non è l’umidità del terreno, non l’azione della luce o dell’aria atmosferica sul caule e sulle foglie, che cagionano questa opposta tendenza nello sviluppo della radice e del caule. La radice di una pianta continua a scendere, e il caule a salire, benchè l’umidità e il contatto del terreno siano portati artificialmente più tosto sul caule, che sulla radice, e benchè la luce agisca più su questa che sul caule. Dobbiamo a Knight alcune ingegnose esperienze le quali, se non hanno intieramente svelato questo mistero, hanno di certo provato resistenza d’una delle cagioni cui è dovuto un tal fenomeno. Hunter il primo facendo ruotare intorno ad un asse orizzontale un barile pieno di terra nel cui centro erano alcune fave, vidde, continuando per molti giorni la rotazione, che la radice si dirigeva sempre parallelamente all'asse di rotazione. Knight fissando convenientemente fagioli o fave sulla periferia d’una ruota, tenendo questi semi costantemente bagnati, e facendo girare rapidamente la ruota per molto tempo, ha veduto che, essendo la ruota verticale, le radici delle pianticelle si dirigevano verso la circonferenza, mentre i cauli si volgevano verso il centro; se la ruota era orizzontale, la radice ed i cauli si dirigevano obliquamente, fuggendo sempre le prime verso la circonferenza della ruota. Dal che ne viene, combinando questo secondo fatto di Knight col primo, che l’ordinaria direzione delle radici e dei cauli delle piante è influenzata dalla gravità, che la radice ed il caule si dirigono obliquamente nella seconda esperienza, per collocarsi fra la posizione orizzontale che tende a dar loro la forza centrifuga e la posizione verticale che prenderebbero naturalmente.

Evidentemente i fatti di Hunter e di Knight non possono spiegarsi senza ammettere: 1.° uno stato più o meno liquido delle nuove parti della giovine pianta; 2.° una densità diver-


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