Pagina:Matteucci - Fenomeni fisico-chimici dei corpi viventi.djvu/125


121

formare le pile muscolari, li disponete in maniera da formare un arco, e rendere così piccolissima la distanza fra i due poli della pila, potrete chiudere il circuito col solo nervo della rana galvanoscopica, e dalle sue contrazioni dedurre l‘esistenza della corrente.

Ho voluto esaminare se gli altri tessuti ed organi degli animali, le membrane, i nervi, il cervello, il fegato, il polmone, mostravano la presenza di correnti elettriche al galvanometro: i risultati furono negativi. Il solo cuore mostrò l‘esistenza di correnti elettriche, ma il cuore è un muscolo, come ben sapete.

È inutile che vi dica che ho tentato tali esperienze sulle membrane, sul fegato, disponendo a pila delle porzioni di questi tessuti od organi come nel caso dei muscoli, e che ho operato colle stesse precauzioni.

La corrente dunque di cui finora si è parlato si deve riconoscere come proprietà dei muscoli. Nè questa proprietà nei medesimi dipende dal sistema nervoso. Molte sperienze da me tentate e riportate per esteso nell’indicato mio libro mi convinsero che distrutto anche il sistema nervoso che si distribuisce al muscolo, questo non perde la proprietà di manifestare la sua corrente elettrica. Formai pile con muscoli spogliati con ogni cura dei loro nervi, ne formai con muscoli tratti da rane alle quali qualche giorno prima venne distrutta con un ferro rovente una estesa porzione della midolla spinale, ne formai con muscoli di rane avvelenate con oppio. Nessuna notabile differenza si ebbe nell’intensità della corrente prodotta da queste diverse pile paragonata a quella di una pila formata dello stesso numero di clementi muscolari presi da rane intatte.

Se venite via via tentando col galvanometro una pila, che oramai diremo muscolore, rileverete facilmente le deviazioni dell’ago farsi sempre più minori e finalmente cessare del tutto; e facendo uso di pile formale di mu-