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ferenza architettonica delle sue case, si direbbe un paesello della Liguria, qua portato dal caso. E, poco lungi, in mezzo ad un aulente paese, ove tutte le tinte della più meravigliosa tavolozza sembrano fondersi insieme, in un’ armoniosa sinfonia di colori, ecco la casa dell’ Alpe, colla folta faggeta, colle sue pendici erbose, coperte da numerosi ciclami, che hanno le loro radici fra i boschivi cespugli, e nella dolce primavera dispiegano le belle foglie e nel- 1’ autunno aprono al tiepido sole i rosei fiorellini graziosi. Borgo S. Lorenzo - Razzuolo. (Fot. G. Ungania) Ecco Luco che sembra appiattarsi nei boschi, pudico come la Carità, che lo prescelse qual luogo adatto alla travagliata esistenza dei malati, che accolti qui in un modesto ma assai ben tenuto ospedale, riacquistano il supremo dono della salute. Anche in questo alpestre recesso, ove da Borgo San Lorenzo una capace diligenza ci trasporta in men di un’ora, vi è luce elettrica, posta, telegrafo, telefono ed acqua eccellente. Vi son poco lungi le ville delle Pergole e quella Erescobaldi, che ha annesso uno splendido parco, ed il paese ha attorno graziosi recessi, e presenta ogni tratto motivi pittorici veramente graziosi^ come il ponte rustico sul torrente Bagnone, che pare tracciato da un artista fantasioso e bizzarro. Come segnacolo di comando erge ardita al cielo la sua torre merlata Scarperia, già un tempo sentinella avanzata della Signoria Fiorentina, oggi industrioso paese.