Pagina:Matini - In Mugello, Firenze, 1913.djvu/36

32 in mugello

Vicchio - Piazzale Beato Anielico. (Fot. Ungania)

E qui nacque pure Fra Giovanni l’Angelico, il pittore del paradiso, degli angeli diafani e celestiali, delle Madonne col volto soffuso di umiltà e di candore, che rende così bene nelle sue opere, con soavità di carattere ilVicchio - S. Martino a Scopeto. (Fot. Ungania] mistico sentimento dell’anima, e che scrisse^coljpeuneJlo i più mirabili inut alla religione e alla- fede. Nei suoi quadri le figure paiono trasfigurate l’anima emerge j dall’involucro terrestre; la trasparenza e lo splendore dell’atmosfera, che avviluppa la scena, hanno qualchecosa di magico, di soprannaturale.

Da Vicchio a S. Martino a Scopeto si va per una bella via fiancheggiata da svelti cipressi, attraverso ai quali l’occhio spazia per la ubertosa campagna, ricca di casolari e di ville, e giù nella valle sta Dicomano, ove termina il Mugello.

I paeselli di Londa, di S. Leolino salutano ancora Ja Sieve che si accresce delle acque del Vicano, piccolo fiume, che passa per Pelago, e prosegue poi giù per Pontassieve, dove termina il non breve suo corso, congiungendo le sue fresche correnti con quelle dell’Arno glorioso, (Fot. G. Ungania) V icchio - S. Martino a Scopeto.