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anelli più belli e, sollevata sui suoi guanciali guerniti di trine, riceve i saluti e gli augurii degli invitati. Una festa di battesimo, quando la sacra funzione si celebra in casa, si fa verso le due pomeridiane: si prepara un altarino, in salone, e quanto serve per la mistica cerimonia. Il padre del neonato, i parenti, gli invitati indossano la solita redingote o il tight, che sono i vestiti di mattina, coi pantaloni bigi, il panciotto nero o bianco, il rahat o la cravatta chiara, i guanti tortorella: le signore vanno in grande toilette da ricevimento, con cappello chiaro e molti bei gioielli. Nella festa di battesimo, se vi è un po’ di musica sacra, tanto meglio; se vi è musica profana, deve esser fine. Non si balla, mai. La madrina, il padrino, la nutrice, la levatrice, prendono parte alla funzione religiosa, come ho detto: i doveri del padrino e della madrina, li dichiaro più avanti. Il trattamento per la festa di battesimo, varia secondo l’ora: se è alle due, ci vuole una table à thè appena appena renforcée, ma con molti dolci, molti confetti, molti bonbons, le così dette dragées du baptème. Alcune famiglie offrono dei confetti nei sacchetti e nelle scatole, come per i matrimoni; altre fanno coniare delle medagline d’argento, in memoria, e si distribuiscono ai convitati. Una festa di battesimo, nelle ore pomeridiane, non deve durare più di un’ora e mezzo, o due; se no, stanca. La casa deve essere adorna di fiori candidi: anche l’altarino. Curare la toilette della creaturina: farla condurre in giro, perché tutti gli invitati la vedano. Oltre le cinque pomeridiane, non si celebrano feste battesimali: il battesimo si fa presto in chiesa, e alla sera si dà un ricevimento. Esso entra nell’ordine degli altri ricevimenti, allora, di cui ho già parlato.

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