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no, un gingillo. Molti fiori freschi, oltre le solite grandi piante verdi, che sono l’anima di un appartamento: badare, che i profumi floreali non siano soverchi. Anche una casa modesta deve avere i suoi fiori, pochi ma gentili, nel giorno-, costano così poco, i fiori! Alcune signore profumano i loro saloni o salotti col vaporizzatore, contenente qualche essenza favorita: è una moda simpatica, ma non bisogna abusarne. Meglio i fiori odorosi; non odorosissimi. Secondo il suo grado e la sua condizione, la signora indosserà, quando riceve, un tea-gown ricchissimo, o un semplice vestitino grazioso: ritengo inutile sconsigliare l’uso della vestaglia o robe de chambre, nessuna delle signore, che mi legge, potendo commettere una sconvenienza simile. Qualche bel gioiello, uno solo, o un largo spillo a forma antica, o una grossa catena, da cui pendano elegantissimi gingilli, va d’accordo con il tea-gown non parlo degli anelli, o uno o due, ma molti belli. E così, una signora semplice, porterà un gioiellino sul vestitino da casa. Bisogna essere vestite dalle tre. In realtà, si riceve dalle cinque alle sette: ma se una persona stravagante arriva alle tre e mezzo, se ha le sue ragioni per arrivare a quell’ora, la metterete voi alla porta? In quel giorno il servitore, o la cameriera, che fanno seirvizio alla porta, non devono vivere se non fra la poita d'entrata, l’anticamera e il primo salotto, aprendo la porta, precedendo la visita, per annunziarla — il vecchio uso di annunziare, è sempre il migliore — riprendendo la visita, per accompagnarla: entrando e uscendo, il servitore, la cameriera debbono aiutare a deporre o ad indossare il paletot, la pelliccia, dare il cappello e il bastone agli uomini, rapidamente, gentilmente, con la massima disinvoltura. Ci vuo-

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