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L’unione mondana

I. Presentazioni e visite


Prima di presentare un signore a una signora - giacché mai, mai, si presenta una signora a un signore - o in casa di lei, o nel suo palco, o in un salone da festa, o in un pubblico ritrovo, bisogna assolutamente chiederne il permesso. Nulla è più sconveniente di una presentazione improvvisa, inaspettata, che la signora non desidera, che, forse, l’annoia, per sue ragioni: il presentatore, in questi casi, merita qualunque sgarbo, dalla signora. Se vi è il permesso, la presentazione si fa, nominando solo il nome del presentato, mai quello della signora, giacché presentato e presentatore, lo conoscono bene. Il gentiluomo presentato s’inchina rispettosamente, non dice neppure una parola, e aspetta che la signora gli parli; costei, immediatamente, saluta con un cenno del capo, fa un lieve sorriso e mette il discorso su qualche cosa. Quella tale frase: piacere... onore... massime quando un uomo è presentato a una signora, è assolutamente goffa, è disusata. Fra uomini, si adopera, ancora:


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