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un poco, dalla tradizione, offrendo un fiore di brillanti, o un braccialetto, o altro, la spesa è doppia è tripla e la tradizione svanisce. Nelle province meridionali, un tempo la sposa, in cambio dell’anello, offriva al compare di matrimonio, un fazzoletto di battista ricamato con le cifre della sposa: così si aveva il nome di compare di fazzoletto. Nel popolo, in molte famiglie borghesi e anche in qualche famiglia aristocratica, questo ricambio del fazzoletto esiste ancora ed è un uso molto grazioso! Basta; il compare funziona il giorno delle nozze: va in chiesa in redingote calzoni a righe, cravatta chiara, guanti tortorella e tuba come lo sposo; offre il braccio per lo più’ alla madre dello sposo visto che, alla madre della sposa, lo offre lo sposo: e sull’altare si colloca presso la coppia felice un poco indietro, salvo ad appressarsi, nel momento opportuno. Difatti, quando è il momento che il prete benedice le nozze e deve metter l’anello al dito della sposa, è proprio il compare che fa l’atto di metterglielo al dito, e lo sposo compie la gentile opera. Come orazioni speciali, nulla il compare deve fare o sire. al ritorno dall’altare, egli ridà il braccio alla dama che vi condusse prima. Alla colazione nuziale egli siede alla destra della sposa; se è oratore fa un brindisi, se no, e il primo a toccare il suo bicchiere di champagne, con quello della sposa. Tutte le spese, le mance, i regali in chiesa, sono a carico suo: deve dare mance a tutti i servi. Oltre il gioiello di prammatica, il compare molto chic dona anche dei fiori candidi annodati con una grande sciarpa bianca, ma si può non essere chic ed essere un essere un eccellente compare. A nulla egli è tenuto, verso lo sposo. Beninteso, al ritorno del viaggio di nozze, se egli

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