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qualche altra cosa sul corredo di vestiti, il più modesto comporta da quattro a cinque vestiti: quello delle nozze civili, che può servire come vestito da visita, da cerimonia, in istoffa di seta, grigio o lilla: quello delle nozze religiose che può, con un corsage scollacciato, servire per una festa, per un ballo: quello da viaggio che può servire, al ritorno, per uscire di mattina: il tradizionale vestito in velluto nero, in charmeuse nero, che serve in tutte le occasioni: una vestaglia elegante. È il meno, veramente, che si possa dare a una sposa: ma nei matrimoni più che modesti, si può economizzare ancora il vestito dello Stato Civile, mettendone uno da signorina semplice, o avere il solo vestito nero, per le grandi occasioni. Come crescono i mezzi finanziarii, questi vestiti si duplicano, si triplicano, si quadruplicano: vi si uniscono i mantelli da ballo, da teatro, da mattina, da viaggio, le giacchette, le pellicce: vi si adattano i cappelli, le sciarpe, gli ombrellini, i ventagli, le scarpe, i boa e... si arriva a un piccolo disastro finanziario. Il matrimonio di una figliuola, così, equivale, a un grosso incendio! In alcuni paesi, in Francia, ancora si usa che lo sposo doni uno o più vestiti alla sposa: da noi è un costume assolutamente di provincia remota meridionale e, diciamolo, alquanto cafonesco. Del resto, ciò si va smettendo, dappertutto, e tutto il peso, ahimè, di questi corredi, è sulle povere spalle dei genitori!

VI. Il corredo di biancheria

Tutto era già mutato, prima della guerra, nel corredo di biancheria di una sposa, importantissimo elemen-


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