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nuti, in una visita di obbligo, siete perduta! Per fortuna, vi è sempre il bel caso, cioè che voi non troviate in casa, nei giorni consecutivi, cinque sei otto visite di obbligo e voi, con un sospiro di soddisfazione, represso sotto un lieve sorriso di rammarico, lasciate la vostra carta da visita, piegata di traverso e fuggite via, via, a un’altra visita, guardando il taccuino e consolandovi del molto che avete compiuto, del poco che vi resta da compiere!

X. Fine d’anno

Oh non è mai mia superstizione tener molto, tener immensamente a quel che accade, fra le undici di sera del trentuno dicembre e le undici di sera del primo gennaio! Da cento testimonianze particolari e da una individuale esperienza, vi è qualche cosa di fatidico, da una mezzanotte all’altra: e il presagio non può sbagliare quasi mai, o sbaglia pochissimo. Se, anche per caso, voi siete triste e nervoso verso la mezzanotte, quando l'anno finisce, il vostro anno non sarà lieto e il vostro spirito sarà agitato: se nella giornata di Capo d’Anno voi avete un fastidio o ve lo procurate quasi apposta, ebbene, l’anno vostro sarà carico di fastidi, di seccature, di complicazioni. E, allora, giacchè vi e questo, cercate di saper vivere l’ultima sera dell anno e cercate, ancora, di saper vivere il primo giorno dell’anno, e come v’imporrete con la volontà, in quella sera, in quel giorno, agli avvenimenti e a voi stesso così finirete per imporvi, tutto l’anno. La sera de trentuno dicembre, fuggite i ritrovi dove si sbadiglia: fuggite gli spettacoli, dove si muore di freddo spiri-


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