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teatro; pettinessine con strass; ferma chignon di vera tartaruga o di pastiglia; penna di avorio; ogni specie di piccoli portafortuna, di argento; scatola di profumeria; scatola di carta da lettere; biglietto elegantissimo di augurio. Sono doni molto modesti, ma carini, a cui l’innamorata può assegnare un’altra origine.

Innamorate, che possono mostrare il dono, poiché i genitori sono favorevoli all’amore. - Catenina d’oro con crocetta; cintura di pelle, con borsetta compresa; en-cas con manico di avorio; tour de cou di pelliccia; sciarpa di seta chiara, per metter sulla testa, a teatro; manicotto (oggi quasi fuori d’uso); nécessaire da lavoro; nécessaire da scrittoio; ventaglietto; catena d’argento, per sospendere le lenti o il ventaglio; lenti di tartaruga (se è miope); anellino e catena, di oro, senza pietre; fazzolettini di seta, ricamati a fiori (mezza dozzina); porta fazzoletti di seta dipinta. Tutti questi doni costano dalle cinquanta alle centocinquanta lire, non oltre. Fidanzate che non pretendono molto e con cui il matrimonio è ancora lontano. - Anellino di oro con qualche perlina; braccialetto di oro, con campanelluccio sospeso; orologetto di argento bruciato o di acciaio, con cifre rilevate di oro; piccolo nodo di amore di oro e smalto, per sospendere l’orologetto sul petto; catena di argento con lapislazzuli, per sospendere le lenti; orecchini di granate e perle; spilloni di argento per cappelli, non meno di due, ma eleganti; sei forcinelle di tartaruga bionda; un huvard di cuoio impresso o di stoffa antica; libro da messa, legato in avorio e argento. Doni che cominciano da cento e che si accostano, ma non oltrepassano, le trecento lire. Fidanzate molto chic, e con cui il matrimonio è im-

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