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scettica, per voi la spensieratezza, la gaiezza, il bel fremito della gioventù e della salute, non esistono, in nessuna stagione! Sappiate che non solo si balla molto in estate, ma si balla, anche, con maggior gusto, con maggior trasporto. Quando i vecchi sono andati a giocare alle carte e i mariti si sono collocati intorno a un biliardo, che cosa fare, quando si ha da sedici, da diciotto, da venti a cinquanta anni - sì, anche cinquanta - e la serata è bella, e il pianoforte suona una vivace fox-trot e l’orchestrina un one-step? Quando in una giornata, si è già preso il bagno, si è fatto una passeggiata, si è fatta colazione, si è andati in giro, per cercar fiori, si è chiacchierato, si è riso, si è pranzato, e, durante tutte queste cose, si è sempre leggermente flirtato, che cosa fare, alla sera, quando l’aria è dolce, la luna è dolce, e l’ampiezza del salone l’invita a flirtare, ballando, o a ballare flirtando, che è precisamente lo stesso? Quando vi sono delle stelle nel cielo, dei lampioncini sospesi sugli alberi di un giardino o alla ringhiera di una terrazza, e degli occhi, più seducenti di qualunque lanterna giapponese o di qualunque costellazione, che cosa fare, se non ballare? Quando le donne sono belle e giovani, e gli uomini hanno la fantasia sana e il cuore sanissimo, e il vento del mare è profumato, e i leggeri abiti bianchi sembrano di neve, che cosa fare, se non ballare? Quando non vi è altro mezzo per toccare la mano di una donna, per circondarle col braccio la cintura sottile, per tenerla con sé, in una illusione fugace, e quando la notte è piena di farfalle nere, volitanti intorno alle lampade, e i suoi profumi sono irresistibili, come fare a non ballare?