Il corpo fu ritrovato subito, quasi intatto:
fu sollevato, unto di balsami, e in gran pompa
portato in processione. L’immenso stuolo di
persone si avviò verso la città: attraversò
la pianura ancora verde e si snodò intorno
a la collina. A Antignano si fermò alquanto:
quivi veniva incontro alla sacra reliquia l’arconte
di Napoli, T. Cesio Teodoro, seguito
da altro immenso popolo. Riunitesi le due
processioni, il corteo interminabile imboccò
l’antica strada che, da Pozzuoli, attraversando
i colli Leucogei, e, dopo il villaggio
di Soccavo, biforcandosi, saliva con un ramo
al Vomero e con un ramo a Antignano, da
qui poi scendeva verso Napoli: e da Antignano,
infine, così, il sacro corpo fu portato
al Cimitero di mezzo, nelle Catacombe. Lo
storico Emmanuele nomina spesso, ripetutamente,
questo Cimitero di mezzo nel quale
San Gennaro fu seppellito: Coemeterium medium:
probabilmente esso si trovava accanto
a l’altro, che oggi chiamano San Gennaro
dei Poveri.