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sua corsa con Festo e Desiderio, da Nola a Pozzuoli, aggiogati alla biga. I Puteolani infine, che si occupano prima di tutto di San Procolo, accennano rapidamente alle gesta di San Gennaro a Benevento e a Nola, ma raccontano per disteso l’arresto di San Procolo a Pozzuoli.

Oltre questi atti esistono, come abbiamo già accennato, antichissimi ufficii nelle chiese di Napoli e Benevento, e una Greca Leggenda, scoperta nel secolo scorso, e fatta conoscere dall’arciv. Nicola Carminio Falcone: questa leggenda levò moltissimo rumore, fu confutata, messa all’Indice, creduta poi perduta: ma se ne ritrovò copia a Montecassino, nel 1875, e poi l’originale fu ritrovato a Napoli, presso un rivenditore di carta e di libri vecchi. Lo esaminò lo Scherillo e lo dichiarò autentico, con i monaci cassinesi che lo ripubblicarono. Ne impugnarono l’autenticità lo Stilting ed altri.

Ed, ora, amico lettore, che tu ed io abbiamo pagato il nostro omaggio di rispetto