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La leggenda di San ennaro |
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apostolo, dì sacerdote, portando già quasi sulla sua testa l'aureola della santità, Benevento domandò che egli diventasse suo vescovo. Due volte, per umiltà cristiana, egli rifiutò, due volte fu ripetuta l'offerta; ma gli fu detto che un buon cristiano non potea rifiutar di diventare pastore di un gregge. E, chinando il capo, alla obbedienza, egli se ne andò a Roma, a chieder permesso a papa Marcello. Il viaggio fu lungo e disagevole, da Napoli a Roma e da Roma a Benevento: cominciato in autunno, non fu compito che in dicembre, e il novello Vescovo entrò in Benevento nelle feste di Natale. Sua madre, tenerissima e suo cugino Sossio, diacono della chiesa di Miseno, gli vennero incontro. Tremendo periodo, era quello, per i cristiani! Diocleziano aveva inaugurato una feroce persecuzione contro i cristiani: i suoi successori la resero anche più atroce. I luogotenenti dell'Impero Romano seviziavano e straziavano, nelle provincie, tutti i miseri seguaci di Cristo: e, Dracone Labiano, rappresentante