era giunto colà, questo bambino ammirabile, acquistava la eloquenza di un uomo, narrando le glorie di Gesù, esaltando le virtù dei primi cristiani che tutto avevano sofferto e soffrivano, per la loro fede, che andavano al martirio cantando: e i suoi piccoli amici, intorno a lui, palpitavano di emozione e lacrimavano, ascoltandolo. Un giorno, egli si trovava nelle catacombe e discorreva, così, con San Marciano, quando egli fu trasportato da una visione celeste. Come palpabile, gli apparve, a Gennaro, la sua anima simile a un giardino di primavera, tutto florido di freschissimi fiori, tutto rorido di rugiada, baciato dal sole: e le rose, i gigli, le violette vi esalavano profumi soavissimi. In questo paradisium, il Re del Cielo passeggiava, ragionando di gloria: l'angelo custode di quel giardino, andava cogliendo un grande fascio di fiori e lo offriva al Signore, il quale accettava i fiori e diceva: "Questo, veramente, tu mi donerai un giorno, o bene amato. Quando ciò avrai fatto, il tuo corpo riposerà, per sempre, in questo cimi-