Pagina:Matilde Serao San Gennaro.djvu/25


I patroni 13

chi mai pensa più ad onorare la protettrice di Parigi, caduta nell*obblio, come il suo compagno di patronato, San Dionigi? Fortuna dei santi: fortuna dei patroni! E securo che il patrono di Milano, è Sant’Ambrogio: è securo che il tempio a lui dedicato, è mirabile: è securo che la poesia di Giuseppe Giusti In Sant’Ambrogio, con quei profondi ed emozionanti versi: Sentia nel canto la dolcezza amara... è inobliabile: tutto ciò è securo I Ma è anche certissimo che San Carlo Borromeo, il popolarissimo San Carlo Borromeo, reso anche più popolare dal suo piissimo nepote, il cardinale Federico Borromeo, il vincitore della peste, è il vero e proprio patrono di Milano; e non vi è culto maggiore, per esso, nella grande capitale di Lombardia, e il povero Sant’Ambrogio è messo da parte, ricordato sì e no, visitato solo dagli stranieri per le opere di arte che sono nelle sue chiese. Tutta chiara nelle albe pallide di primavera sorge Venezia sulle sue acque immibili ed è tutta rosea nelle ore