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— Che vi ha detto, donna Lucrezia Savella?

— Mi disse, se portavo i fiori alla mia innamorata.

— E che rispondeste?

— Riposi: no.

— Perchè no?

— Perchè voi non mi amate.

— V’ingannate: io vi amo molto — disse ella, con una glaciale freddezza.

— Oh, Maria.

— Vi assicuro che vi amo — ripetette ella, canticchiando, rovesciando sempre più la testa sulle mani.

Egli si fece mortalmente pallido. Allora ella si abbassò, raccolse una rosa dal tappeto e gliela gittò. Egli la prese, avidamente, come un fanciullo felice.

— Che farete oggi, Francesco? — domandò ella, reprimendo un leggiero sbadiglio.

— Nulla, disse lui, vagamente — nulla, altro che amarvi, come sempre.

— E domani?

— Amarvi sempre, Maria.

— E se io parto?

— Partire con voi.

— Se muoio?

— Morire.