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54 | matilde serao |
— Che vi ha detto, donna Lucrezia Savella?
— Mi disse, se portavo i fiori alla mia innamorata.
— E che rispondeste?
— Riposi: no.
— Perchè no?
— Perchè voi non mi amate.
— V’ingannate: io vi amo molto — disse ella, con una glaciale freddezza.
— Oh, Maria.
— Vi assicuro che vi amo — ripetette ella, canticchiando, rovesciando sempre più la testa sulle mani.
Egli si fece mortalmente pallido. Allora ella si abbassò, raccolse una rosa dal tappeto e gliela gittò. Egli la prese, avidamente, come un fanciullo felice.
— Che farete oggi, Francesco? — domandò ella, reprimendo un leggiero sbadiglio.
— Nulla, disse lui, vagamente — nulla, altro che amarvi, come sempre.
— E domani?
— Amarvi sempre, Maria.
— E se io parto?
— Partire con voi.
— Se muoio?
— Morire.