ne, così per la solitaria dolcezza di amarvi. Nulla potevo rispondere alla mamma, poichè nulla mi avevate promesso e nessuna promessa io vi aveva chiesto. Le ho detto tutto. Ella crollava il capo, dolcemente, poichè ciò che pare un tesoro alle anime innamorate, è nulla per le persone che non amano. Ella mi disse che le vostre parole, dette così, leggiermente, in un minuto di capriccio, o di aspettazione — perchè di aspettazione? — non costituivano un impegno di nessun genere; che, se tutti gli uomini che hanno dotto di voler bene alle ragazze, le dovessero poi sposare, il mondo sarebbe pieno di matrimonii. E così dolcemente, senza rimproverarmi, ella ha tolto alla mia vita ogni speranza di unione con voi: ed ella aveva ragione, poichè voi, certo, disprezzate il matrimonio, e non vi legherete giammai. Voi siete il signore dell’anima mia, io non ho il diritto di giudicare la vostra condotta. Ben felice, se in un’ora della vostra vita mi avete amato e vi siete degnato di dirmelo! Ma dopo questa persuasione amara che mia madre mi ha istillata nell’anima, io l’ho pregata, l’ho scongiurata, che per amor di Dio, per amor del mio nome, non mi obbligasse a sposare quel vecchio principe tedesco: che io avrei portato in quel matri-