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14 | matilde serao |
— Lo credo.
— Quante sei romantica, Daisy!
— Sono romantica: e ciò non mi dà fastidio.
— Sicchè, Daisy, tu devi fare il romanzo, quando ti mariterai?
— Già.
— E forse rimarrai zitella.
— Così credo.
— Gli uomini di adesso sono aridi come il sughero: non sanno nulla di passione e di romanzo. Tu rimarrai zitella.
— Tanto meglio.
— E io mi mariterò male — mormorò donna Clara, chiudendo e schiudendo il suo ventaglio di piume.
— Perchè, male?
— Perchè ho bisogno di tanti quattrini, di tanti quattrini, che nulla più — disse ancora la buona fanciulla, ingenuamente, vagamente, quasi parlando in sogno.
— Quattrini?
— Già. Chissà chi mi daranno! Forse un vecchio conte tedesco, che ha un castello, laggiù, e a cui i servi danno dell’Altezza Serenissima; forse qualche vecchio principe svedese; un industriale lombardo, che diventerà ba-