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ba — ripetette, quasi machinalmente, la fanciulla inglese.

— Tanto vi fa spavento, la morte? — dimandò don Francesco.

— No: niente — diss’ella, profondamente.

— Parlavamo della morte — soggiunse lui.

E si voltò nel medesimo tempo, quasi per istinto, verso donna Clara, che giungeva, tutta rosea, tutta gloriosa, al braccio di Haiduck.

— Della morte? — esclamò donna Clara, scoppiando a ridere.

— Sì — disse il bel principe, andando con lo sguardo da Daisy a donna Clara, dal fragile stelo di creatura bionda, al fiore magnifico di bellezza bruna, guardando le due ragazze, senza un sorriso, freddamente e serenamente — della morte. Ho proposto qui, a miss Daisy, di considerarci come se fossimo in punto di morte e di confessarci l’un all’altro, come gli antichi cristiani.

— E non ha voluto? — disse donna Clara, aggrottando lievemente le sopracciglie imperiose.

— Non era possibile; — soggiunse il principe — miss Daisy non ha peccati da confessare.

— E lei, principe?

— Io? Ne ho troppi: e non poteva far inor-