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palco borghese 91


guardano, sospirose d’invidia pel volto puro e bianco, per gli occhi ammaliatori, per l’abito di raso, ricco di merletti, pel fuoco liquido e freddo dei brillanti.

Comprendete? Sulla scena Margherita muore di amore; le solite frequentatrici del Sannazzaro, belle giovinette, eleganti signore, abbonate della prima dispari, non piangono e non pensano: tutt’al più discutono il valore artistico della Marini e spiegano se Armando deve essere biondo come Ceresa o bruno come Pasta. Ma le fanciulle borghesi rimangono pensose; la notte forse non dormono, peggio, forse sognano; l’indomani hanno il disgusto della loro vita prosaica e senza dramma — e negli angoli solitarii, a mezza voce nella penombra, raccontano alle loro amiche la storia di Margherita.

Ebbene, sarebbe stato meglio per voi, o buone e stupide fanciulle, di non essere andate a questo teatro. Voi non aspetta il dramma dell’amore, voi non saprete mai di quella passione che fa più vittime di ogni più crudele epidemia: i placidi mariti, la drogheria, l’oreficeria, i figliuoli, la casa nulla richieggono di questi gridi strazianti. Io non so perchè vi hanno condotte a questo teatro, io non so perchè vi hanno fatto intravedere un mondo, che non sarà mai il vo-