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un intervento | 55 |
ta da duellanti che si riscontrano di prima forza.
— Ma forse io sono un’egoista, a pretendere di sequestrarvi per una giornata intiera. Domani non avete altri impegni?
— No, nessuno; avendone, li lascerei.
— Grazie, di nuovo; per questa sera siete assolutamente libero; io non ho bisogno di compagnia.
— Come di compagnia?...
— Certo, io rimango qui stasera. Attendo le mie robe, come vi ho detto: ed intanto mi occuperò ad ordinarle, a disordinarle, in modo che sembrino essere state sempre qui. Ma a voi non voglio dare maggiori fastidi, uscite, ritornate a quell’ora che vi piace; fino alle dieci di domani siete un cittadino indipendente.
— Infatti dovrei andare ad un ballo; pure se volete, rimango.
— E perchè? dovremmo fare conversazione, e fra noi non vi è a dire niente più.
— Oh troppo, avete ragione. Sicché chieggo permesso per andare a vestirmi.
Emma s’inchinò e Guido uscì come un uomo scevro di cure e libero di spirito. Ma dentro era un poco scombussolato: infatti l’avventura era meravigliosa ed egli ci pensava, ci mulinava, tanto