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il trionfo di lulù 41

— Grazie, mammina. Buona sera.

— Meglio così — diceva fra sé la buona madre... — Meglio così. Lulù è ancora troppo giovane. Si vedono ogni giorno le tristi conseguenze dei matrimoni di convenienza. Dio ci liberi! Meglio così.

— Auff! — diceva prendendo fiato Lulù — che diplomazia ho dovuto spiegare, che arte per vincere la mamma! Sarei un ambasciatore perfetto, io. Che trionfo! Altro che trionfo d’amore. Questo è il trionfo di Lulù!

Si fermò davanti alla porta della sorella ed origliò. Si udiva ogni tanto un sospiro represso: la povera Sofia aveva perduto la quiete.

— Dormi, Sofia, dormi — mormorò a bassa voce Lulù baciando la serratura, quasi volesse baciare la fronte della sorella — quietati e riposa. Ho lavorato per te questa sera.

E la generosa fanciulla si addormentò, contenta e felice per la felicità delle persone che amava.
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Il tempo, il buon vecchio tempo, l’eterno e giudizioso galantuomo, ha fatto il suo compito. Lulù chiede a sé stessa, se una signorina che accompagna sua sorella sposa, deve portare un abito azzurro di seta, o semplicemente un vesti-