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il trionfo di lulù 39

— Sei una fanciulla terribile! Ma io come la accomodo con Roberto? che gli debbo dire?

— Quello che vuoi. Sei mamma per questo.

— Già, per riparare i tuoi guasti. Ne verrà uno scandalo.

— Non credo; gli si dice con garbo, con buona maniera. Anzi ti permetto di parlar male di me, di darmi della capricciosa, della leggera, della fanciullona; soggiungerei che sarei stata una pessima moglie, che sono poco seria, che non ho dignità, che mia sorella è...

— Tua sorella? Perdi la testa, Lulù!

— Bah! potrebbe darsi benissimo. Per adesso Roberto e Sofia sì sono indifferenti, poi si conosceranno meglio, si potranno apprezzare... ed allora... chi sa, chi sa! Tu avresti lode di buona madre per avere maritata prima la maggiore...

— Infatti...

— A me non mancheranno mariti, ho appena diciotto anni. Poi voglio divertirmi, voglio ballare ancora, voglio godermi questa mia gioconda gioventù; con la buona mammina, mammuccia...

— Sei un diavoletto — rispose la mamma, commossa, abbracciando la figliuola.

— Sicché restiamo intesi? A Roberto si an-