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il trionfo di lulù 33


si lasciava andare a guardarlo, a sorridergli, parlargli come ad un amico. Che ci era stato prima fra loro? Che nasceva adesso?

— Quando un libro mi piace — riprese Roberto — mi viene un desiderio forte di conoscerne l’autore, di sapere se è buono, se anche egli ha amato, se anche egli ha sofferto...

— Forse provereste qualche disillusione. Gli autori descrivono sempre l’amore degli altri, non il proprio.

— Per rispetto forse?

— Per gelosia, credo. Vi sono casi in cui l’amore è l’unico tesoro nascosto di un’anima.

Ma la voce di Sofia non si alterò, dicendo queste parole. Rifulgeva dal suo volto tanta onestà, era così semplice, così pura, così convinta in quel suo accento, che Roberto non provò alcuna sorpresa, sentendola discorrere così sicuramente dell’amore. Di nulla più si meravigliava, tutto gli sembrava naturale, preveduto; — anche quella serata, passata da solo con quella fanciulla singolare, gli sembrava che fosse stata stabilita e da lungo attesa. Quando si lasciarono, si guardarono bene in viso, quasi volessero riconoscersi. Sofia porse la mano, Roberto la prese e s’inchinò; una portiera ricadde pesantemente. Erano divisi.