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28 | matilde serrao |
lere il suo soprabito bleuté, di attaccare Selin al carrozzino e di passare alle sei e mezzo. Chi sa se mi avrà obbedito?
— Roberto è passato col soprabito bleuté, nel carrozzino.
— Misericordia! Come sai tutto questo? Non leggevi forse?
— .... Ero dietro i vetri.
— Ed hai riconosciuto Roberto, mentre non lo guardi mai? Miracolo! Ti ha egli salutata?
— Sì.
— Come s’è tolto il cappello?
— Ma... come si toglie sempre.
— E tu hai risposto?
— Mi prendi forse per una sgarbata?
— Gli hai rivolto un sorriso almeno?
— No... cioè, non lo so.
— Sei una cattiva, Sofia. Anche ieri sera Roberto, mi parlava di te....
— Dicendoti che ero cattiva?
— No, ma chiedendomi la causa di questo tuo carattere chiuso chiuso, così differente dal mio. Allora io gli ho sfilato un bel panegirico; gli ho detto che tu sei più buona, più amabile, più amorosa di me e che hai il solo difetto di nascondere le tue qualità. Figurati che lui mi ascoltava con molto interesse; infine mi ha domandato dell’avversione tua per lui...