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lere il suo soprabito bleuté, di attaccare Selin al carrozzino e di passare alle sei e mezzo. Chi sa se mi avrà obbedito?

— Roberto è passato col soprabito bleuté, nel carrozzino.

— Misericordia! Come sai tutto questo? Non leggevi forse?

— .... Ero dietro i vetri.

— Ed hai riconosciuto Roberto, mentre non lo guardi mai? Miracolo! Ti ha egli salutata?

— Sì.

— Come s’è tolto il cappello?

— Ma... come si toglie sempre.

— E tu hai risposto?

— Mi prendi forse per una sgarbata?

— Gli hai rivolto un sorriso almeno?

— No... cioè, non lo so.

— Sei una cattiva, Sofia. Anche ieri sera Roberto, mi parlava di te....

— Dicendoti che ero cattiva?

— No, ma chiedendomi la causa di questo tuo carattere chiuso chiuso, così differente dal mio. Allora io gli ho sfilato un bel panegirico; gli ho detto che tu sei più buona, più amabile, più amorosa di me e che hai il solo difetto di nascondere le tue qualità. Figurati che lui mi ascoltava con molto interesse; infine mi ha domandato dell’avversione tua per lui...