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il trionfo di lulù | 23 |
si sapeva che egli si fosse mai occupato a risolvere qualche problema sociale: perchè, del resto, Roberto non aveva nulla di tragico o di eroico nel carattere.
Anzi godeva di una serenità di spirito invidiatagli da molti.
Quel giorno — un giorno qualunque nel pomeriggio — si era disteso sulla poltrona, una gamba a cavalcioni dell’altra, lo stuzzicadente in bocca, ed un volume delle edizioni Quadrio in mano, con la determinazione precisa di leggere. Il libro era interessante; ma, caso nuovo e strano, il lettore era molto distratto; dirò di più, era nervoso ed inquieto. Non voltava mai il foglio perchè, dopo un paio di versi, le lettere uscivano di posto, saltavano, si confondevano, scomparivano. Roberto, senza sua voglia, partiva per le incognite regioni del pensiero.
... Papà è soddisfatto, le zie mi mandano la loro santa benedizione, le cuginette sono in collera, gli amici del caffè si congratulano ironicamente, gli amici serii mi stringono la mano — dunque fo bene ad ammogliarmi. Non si può negare che Lulù sia molto graziosa; quando mi fissa con quegli occhietti pieni di malizia, quando scoppia a ridere mostrando i dentini bianchi, mi vien la voglia di stringere quella testina leg-