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22 | matilde serrao |
— Lulù, quando ti deciderai ad esser seria?
— A momenti, mamma, vedrai.
Schiuse la porta, al passaggio della madre e della sorella, fece due profonde riverenze, mormorando:
— Signora, signorina....
Quando furono fuori, dalla soglia gridò loro, scoppiando in una risata:
— Parlate, parlate pure: io farò le viste di non saper nulla.
II.
Roberto Montefranco, per solito, non pensava molto: non ne aveva il tempo. La giornata gli sfuggiva fra la colazione, la passeggiata a cavallo, le visite ed il pranzo; la sera scorreva dolcissima presso Lulù, la sua fidanzata. Poi vi erano gli affari spiccioli da sbrigare, qualche convegno con l’avvocato, qualche contratto da firmare, qualche debituccio vecchio da soddisfare; aggiungete i preparativi della casa e del viaggio nuziale. Appena appena, se gli rimaneva una mezz’ora per leggere e un quarto d’ora per isprecarlo alla porta del caffè. Così non lo si vedeva mai assorto in riflessioni profonde, nè