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corso, precipitassero i minuti l’uno sull’altro, si annullassero rapidamente le ore ed i giorni, venisse il desiderato — la madre era pronta e lo attendeva.

Ma l’interruzione subitanea delle antiche abitudini, l’impulso di vita giunto all’improvviso, la attività esagerata delle facoltà sino allora represse, l’esuberanza della forza che si spandeva, tutto questo nuovo rivoluzionava il fisico ed il morale di Silvia. Il sistema nervoso per tanto tempo atomizzato, divenne di una sensibilità squisita; una parola dura, una piccola difficoltà, un nodo nel vestito la facevano sussultare. Le sensazioni si erano perfezionate, raffinate; i suoi gusti erano diventati molto difficili, era stata presa da una grande passione pel caffè e pei profumi, l’impeto della sua vita si era raddoppiato. Piangeva volentieri, silenziosamente, senza singhiozzi, senza alcuna dolorosa contrazione delle labbra; talvolta per un nonnulla dava in iscoppi di riso convulso, inestinguibile: ora desiderava starsene sola per le settimane intere, contenta della solitudine; ora si chiamava tutti dattorno per essere in compagnia. Una fiamma continua le imporporava le gote, una fiamma che la consumava nel suo ardore; i polsi battevano frequenti, il corpo si dimagrava, le mani si