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stro; meglio per voi passare la serata attorno ad un tavolino, sotto la lampada a petrolio, lavorando l’uncinetto e guardando il fidanzato. Meglio sul terrazzo mentre la luna scintilla, l’organino suona da lontano e i garofani olezzano; meglio a vespro, quando il predicatore spiega le gioie del paradiso. Se per un istante è stata turbata la pace della vostra ignoranza, se un solo lampo vi ha illuminato un paesaggio sconfinato, se avete sofferto un sol minuto, se v’è entrato nell’anima un desiderio ignoto, se avete intuito quanto non sarà mai vostro, se vi è noto un rimpianto, allora quel vostro palco che sembrava una festa, è stata invece una crudeltà.